Suicidio, atto di coraggio o di codardia? |
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Suicidio, atto di coraggio o di codardia? |
16 Apr 2006 - 09:48
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 11096 Iscritto il: 23 June 2005 Utente Nr.: 184 |
In questo giorno pasquale, voglio aprire questa discussione leggera e poco impegnativa. (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/anne-sophie.gif)
Indubbiamente togliersi la vita è un gesto non facile da compiere, e affrontare "l'ignoto" che ne consegue richiede forse un bel coraggio. Ma altrettanto indubbiamente, col suicidio si fugge dai propri problemi, ci si libera di tutto seguendo una strada "facile e veloce", e prende quindi le connotazioni di un gesto codardo. Ora, a voi la parola, per parlare degli aspetti e delle implicazioni del suicidio; emotivamente, socialmente, razionalmente... Ah, si può anche parlare di eventuali personali esperienze, ovviamente. |
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30 Aug 2006 - 08:23
Messaggio
#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4134 Iscritto il: 4 April 2005 Età: 41 Da: Ferrara Utente Nr.: 52 |
Certo ma sono due tipi di suicidio molto diversi (anche se a volte si possono fondere). Sono d'accordo con entrambi anche se il tipo di suicidio che descrive fren è quello più interessante, dato che è meditato e ha una premessa spesso molto lunga. Il suicidio dovuto a tentativi di salvataggio o cose del genere è un atto eroico ma non interessante dal punto di vista psicologico secondo me.
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