Pacchetto Bersani 2, Ecco le nuove liberalizzazioni |
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Pacchetto Bersani 2, Ecco le nuove liberalizzazioni |
25 Jan 2007 - 12:44
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
Corriere della Sera
Liberalizzazioni, sì a 100 misure In arrivo i piani Bersani e Rutelli L’esecutivo vara il «pacchetto» di riforme: in un decreto le norme più urgenti ROMA — Non uno, ma almeno tre progetti di disegno di legge. Più la bozza di un decreto legge. È un pacchetto di riforme molto corposo e articolato quello che arriverà oggi pomeriggio sul tavolo del Consiglio deiMinistri. La famosa lenzuolata del ministro dello Sviluppo, Pier Luigi Bersani, il pacchetto predisposto dal vicepremier, Francesco Rutelli, poi la riforma delle Autorità di garanzia curata dal sottosegretario Enrico Letta, con l’abolizione del Cicr e la nascita del Comitato di Stabilità Finanziaria, e la nuova Agenzia per i Trasporti. Poi, ancora, le agevolazioni fiscali del viceministro dell’Economia, Vincenzo Visco. In tutto un centinaio di misure tra liberalizzazioni e interventi a favore dei consumatori. Con la conferma di molti interventi già annunciati (benzinai, edicolanti, cinema, guide turistiche, barbieri, estetisti, l’apertura di nuove imprese) e anche molte sorprese: dal bonus per la mancata consegna della posta, all’eliminazione dei vincoli all’estinzione anticipata dei mutui prima casa, alle targhe personali per i veicoli, al divieto di pubblicizzare voli aerei indicando il costo al netto di tasse e oneri aggiuntivi. La messa a punto dei provvedimenti richiederà, prima del Consiglio dei ministri di oggi, un’ulteriore verifica tecnica e forse anche un ultimo confronto politico. C’è da decidere quali norme dovranno essere inserite in un ddl da sottoporre al confronto con le categorie interessate e con il Parlamento, e quali altre infilare in un decreto subito operativo, con cui dare un segnale concreto di avanzamento sulle riforme. Ma ci sarà anche da mettere un po’ d’ordine perché in alcuni casi, come sul gas e le ferrovie, i testi di Bersani e di Rutelli paiono ancora sovrapporsi. Le prime norme contenute nel pacchetto Bersani riguardano il «Cittadino consumatore ». Probabilmente con il decreto scatterà il divieto di applicare costi fissi per la ricarica delle carte telefoniche, ma cadranno anche i vincoli temporali all’utilizzo del credito. I costi del traffico tra i vari operatori dovranno essere comparabili, e i contratti, anche per internet e tv, dovranno prevedere una facoltà di recesso senza «vincoli temporali», ritardi o spese non giustificati da esigenze tecniche. I gestori delle autostrade dovranno informare gli utenti sui prezzi dei carburanti praticati dalle varie compagnie. C’è poi lo stop alla pubblicità dei falsi voli low-cost e una norma per dare maggior visibilità alla data di scadenza degli alimentari. Un secondo capitolo della lenzuolata di Bersani riguarda banche e agenzie di assicurazioni, per le quali cade il divieto di esclusiva in tutti i rami danni. Altre norme riguardano le classi di rischio Rc Auto e la facoltà di recedere annualmente dai contratti assicurativi poliennali. C’è poi una nuova procedura per la cancellazione delle ipoteche immobiliari e una normache dichiara la nullità delle clausole sulle commissioni di massimo scoperto che non siano parametrate all’utilizzo e alla durata della somma messa a disposizione dalla banca. Sarà abolito il Pubblico Registro Automobilistico con la modifica del regime giuridico di auto e mobili: saranno beni mobili e non più beni mobili registrati. C’è poi la parte delle imprese e dei mestieri. Via, dunque, ai vincoli alla vendita di prodotti accessori e complementari: varrà per i benzinai, ma anche come principio generale. L’apertura di nuovi distributori, ma anche di edicole, cinema, autoscuole, barberie non potrà essere più limitata da vincoli numerici o territoriali. Per avviare l’attività di intermediario commerciale e guida turistica basterà la dichiarazione di inizio attività, come per le imprese di facchinaggio, pulizia e disinfestazione. Chi produce componenti e ricambi per auto non dovrà più avere l’ok da parte delle case automobilistiche.E per creare nuove imprese scatta la procedura semplificata dichiarazione unica e procedure accentrare in un unico sportello comunale. Prevista, infine, la revoca delle concessioni per la Tav non ancora partite e per le quali non siano state ancora fatte le gare previste dalla legge Merloni. Mario Sensini 25 gennaio 2007 -------------------------- Licenze senza limiti. Così il vicepremier riapre il capitolo taxi ROMA — Magari confluiranno insieme in un unico testo. Magari oggi in Consiglio dei ministri tutto si risolverà senza neanche una discussione. Almeno fino a ieri sera, però, le liberalizzazioni di Pier Luigi Bersani e quelle di Francesco Rutelli hanno vissuto in modo autonomo e parallelo. Come due separati in casa, in due disegni di legge diversi. Quarantotto articoli quello di Bersani, tredici quello di Rutelli. Più snello, ma forse più ardito di quello messo a punto dal titolare dello Sviluppo. A cominciare dall’articolo 2, il «Trasporto Innovativo», che sembra andare ben oltre i criteri della liberalizzazione dei taxi targata Bersani. Secondo Rutelli, semplicemente, la concessione di licenze per il trasporto pubblico locale «innovativo» non può essere soggetta a limiti numerici. Laddove per «innovativo» si intendono servizi «quali uso multiplo e condivisione dei veicoli, taxi collettivo e trasporto a domanda », che potranno servirsi anche di centri di prenotazione e smistamento delle richieste raccolte attraverso call center, internet e telefonini. Altrettanto delicati sono gli interventi previsti agli articoli 3 e 4 del disegno di legge preparato dallo staff di Rutelli. Il primo riguarda la verifica e l’eventuale ulteriore liberalizzazione dei servizi di terra degli aeroporti civili, dalla gestione dei bagagli al catering, al rifornimento carburanti. L’articolo 4 prevede il riordino di tutti gli incentivi all’autotrasporto merci, ma anche la loro progressiva riduzione nei prossimi dieci anni. Per arrivare ad un sistema che premi maggiormente il trasporto merci «non remunerativo», ovvero quello teso ad assicurare i rifornimenti nelle zone meno popolate e non servite dalla rete ferroviaria. Prevista anche un’Authority sui trasporti. Un altro articolo del pacchetto Rutelli riguarda l’abolizione dei diritti di esclusiva delle autolinee che effettuano servizi interregionali, un altro ancora la rivoluzione del sistema attuale delle targhe di auto e motoveicoli. Dovrebbero essere, nel progetto di Rutelli, personalizzate. E ci sarebbe anche un procedimento unificato per l’iscrizione al Pra, che resterebbe in vita, mentre il disegno di legge di Bersani lo sopprime. C’è, poi, una norma che prevede la portabilità dei mutui immobiliari ed un’altra che stabilisce il divieto di inserire clausole penali per l’estinzione anticipata dei mutui sulla prima casa che avvenga dopo tre anni dalla conclusione del contratto. La norma si applicherebbe solo ai nuovi mutui, ma l’associazione delle banche e quelle dei consumatori dovranno concordare la soppressione delle clausole dei vecchi contratti compensandole con un aumento del tasso di interesse. Nel progetto di Rutelli, infine, ci sono normemolto severe per la liberalizzazione del mercato del gas naturale. Dalla separazione proprietaria tra Eni e Snam Rete Gas, all’istituzione dell’«importatore unico», agli incentivi per favorire la crescita delle imprese del settore e la loro aggregazione. M. Sen. 25 gennaio 2007 |
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14 Feb 2007 - 13:55
Messaggio
#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4134 Iscritto il: 4 April 2005 Età: 41 Da: Ferrara Utente Nr.: 52 |
A parte gli scherzi, non vi sembra illiberale imporre alle società telefoniche di non effettuare gli sconti sul volume? Perché loro no e gli altri sì? Più ci penso e più ritengo *questo* provvedimento puramente populista.
x Omicron: ora ho letto l'articolo che hai inviato e devo dire che lo condivido appieno. Queste NON sono liberalizzazioni, sono bricioline insignificanti che però possono seminare qualcosa di buono. La speranza che il cdx raccolga la palla al balzo è grande ma comincio a non esserne tanto sicuro. Tra l'altro ho notato a posteriori che in merito alle ricariche telefoniche dice circa quello che ho detto io, e sostanzialmente finché questo governo non andrà a fare riforme vere e soprattutto a toccare anche quei settori storicamente "rossi" non si potrà dire che sia stato rivoluzionario. Si pensi alle coccolate coop e alle coopertive in generale, una vera "mafia rossa" da noi (e sto usando parole di un mio amico di sinistra), perché non vengono toccate? Perché Berlusconi non le ha toccate? Per quanto riguarda i benzinai devo dire che la storia delle informazioni relative al traffico è una vera minchiata, mentre per quanto riguarda la vendita di carburanti negli ipermercati non posso che essere d'accordo in linea di principio. Tuttavia ricordiamoci che 1 lt di benzina ha circa il 70-75% di tasse e forse agire ANCHE su quelle sarebbe stato più efficace dato che ci sarebbe stato più margine per il venditore. |
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