Milano, Vigili Aggrediti Da Cinesi |
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Milano, Vigili Aggrediti Da Cinesi |
12 Apr 2007 - 20:13
Messaggio
#1
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Figazz Gruppo: Utente Messaggi: 1321 Iscritto il: 19 May 2006 Età: 40 Da: ferrara Utente Nr.: 750 |
Milano, vigili aggrediti da cinesi
Volevano fare multa, scoppia protesta Una pattuglia di vigili urbani di Milano è stata aggredita da un gruppo di commercianti cinesi. Il motivo dell'aggressione sarebbe stata una multa per divieto di sosta da 40 euro notificata a una donna. A dare man forte ai commercianti nell'aggressione sono arrivati poi 300 connazionali. Il bilancio dei tafferugli è di 5 feriti e 20 contusi. Il fatto è avvenuto in via Paolo Sarpi, considerata la Chinatown della città. I casi più seri, e che comunque non dovrebbero essere gravi, riguardano 5 giovani cinesi che sono stati portati dal 118 agli ospedali Fatebenefratelli e Niguarda. Contusi 4 agenti della polizia intervenuti per calmare gli animi e 14 vigili, uno dei quali ha riportato una frattura alla mano destra. Il reparto celere è intervenuto con una carica di alleggerimento per consentire il recupero di un'auto di servizio dei vigili urbani circondata da oltre trecento immigrati, tra i quali molte donne e bambini. La pattuglia di vigili è stata aggredita in tarda mattinata mentre stava notificando una multa da 40 euro ad una macchina in doppia fila. La ricostruzione Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni, un primo momento di tensione si era già registrato in via Niccolini angolo via Bruno, la reazione contro la pattuglia dei vigili accusata dagli immigrati cinesi di aver malmenato una donna con un bambino dopo averle contestato la multa per parcheggio in doppia fila. Alcuni testimoni riferiscono che la pattuglia avrebbe cercato di far salire la donna insieme al bambino sull'auto di servizio dopo che questa aveva opposto resistenza. A questo punto l'auto di servizio, con tre funzionari all'interno e al quale hanno dato rinforzo altri agenti presenti in zona è stata circondata da circa trecento persone. Rapidamente le strade del quartiere si sono riempite di altri immigrati che hanno cominciato ad inveire e a gridare contro le forze di polizia che sono rapidamente giunte sul posto. Dopo la carica di alleggerimento della celere l'auto dei vigili è stata recuperata. Testimoni riferiscono di due auto ribaltate, mentre un funzionario di polizia ha confermato il ferimento di un agente. Durante gli scontri sono state viste sventolare diverse bandiere della Repubblica Popolare cinese e anche una bandiera italiana sventolata sempre da un immigrato. Nelle strade adiacenti Paolo Sarpi la tensione è tuttora molto alta, ma non si registrano altri incidenti e tafferugli. fonte: TG.COM E' un episodio molto grave avvenuto oggi a milano, a voi le considerazioni del caso Messaggio modificato da max21 il 12 Apr 2007 - 20:14 |
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18 Apr 2007 - 00:06
Messaggio
#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
CITAZIONE perché i cinesi non si sono mai ribellati? secondo me semplicemente perché non si è mai oltrepassata la soglia critica. perché forse sono sempre stati liberi di farsi gli affari loro nelle loro chinatown. perché gli accordi, taciti o espliciti con questa o quella amministrazione sono sempre andati bene a tutti. i cinesi sono riservati e raramente creano problemi. Quindi qual è la differenza con l'Italia? Che questa volta è stata oltrepassata la linea? In che senso? Perché qui, o abbiamo per motivi inspiegabili l'unica comunità cinese incazzosa del mondo, o siamo noi ad avere esagerato. In realtà stasera la professoressa Ping da Ballarò ha spiegato molto bene il problema: il processo di integrazione di una comunità, che tende poi a chiudersi e a risolvere le cose in casa come quella cinese, è un processo di mutua collaborazione tra ospite e ospitante, che passa prima di tutto per l'accettazione delle regole da parte dell'ospite. Ma se l'ospite, invece di essere messo di fronte a regole chiare e a controlli costanti, viene messo di fronte a regole contraddittorie, incomprensibili, applicate diversamente a seconda delle vittime e dei luoghi, se si fano delle retate improvvise e cattivissime tutto d'un tratto su gente ignara delle regole e poi all'improvviso non si fa passare più nemmeno una volante per tre anni, fino alla maxi retata successiva, si rema contro il processo di integrazione, per quanto gli ospiti siano ben disposti. Alcune comunità cinesi, in assenza di regole, si sono affidati alle regole che hanno trovato sul campo: sono stati sfruttati dagli italiani schiavisti mafiosi e contraffattori, sono diventati a loro volta schiavisti mafiosi e contraffattori. In altre realtà come a Milano sono riusciti a creare un quartiere legale (in particolare Milano è sempre stata la città da cui sono partiti tutti gli studi legali che mettono in regola i cinesi con le leggi italiane), che contava sul chiudere un occhio per le piccolissime infrazioni stradali che è tipico di tutti i vigili di Milano. Poi però per assurdi motivi le regole sono cambiate all'improvviso ed è scattata la tolleranza zero solo in quel quartiere, quando a trecento metri di distanza tutti i milanesi parcheggiano tranquillamente in curva e in terza fila. I cinesi in fondo chiedono solo regole chaire e precise per non vivere nel patema della spada di Damocle legislativa che ti fa chiudere il negozio da un momento all'altro nonostante per vent'anni tutti i tuoi commercialisti (italiani) ti hanno detto che quelle cose le puoi fare benissimo. Hai passato tutta la vita per realizzare il tuo sogno, per metterti in regola, per fuggire da un paese con un regime orribile e senza economia, sei riuscito indebitandoti fino al collo a metterti in regola e cominciare a guadagnare per far vivere la tua famiglia, e da un giorno all'altro scopri che non puoi più lavorare perché quando i commercialisti ti avevano detto che "il carico e scarico veloce o con un carretto a mano è legale, e comunque da sempre tollerato anche dove qualche regola locale lo vietasse" non era vero, dovevano dirti "tollerato per tutti ma non per i cinesi di via Sarpi, e solo dal gennaio 2007"... NvO: non sto parlando di UNA MULTA. Ovvio che io non vado in piazza a protestare per una merdosa multa. Ma se i vigili a forza di multe ti fanno capire che da oggi non puoi più lavorare, che tutto quello su cui si basa la tua vita e il tuo lavoro deve finire perché da oggi ti hanno piazzato un divieto di carico/scarico davanti al tuo negozio, e che questo viene fatto solo perché sei cinese, visto che nel resto di Milano questo non succede, ecco allora puoi capire che chiunque, persino i pacificissimi cinesi (ora poi che dalla madre patria arrivano notizie di libertà e di economia fantastica) si incazzino di brutto. No? |
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18 Apr 2007 - 01:06
Messaggio
#3
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sciuscià Gruppo: Utente Messaggi: 4413 Iscritto il: 18 May 2005 Utente Nr.: 115 |
Quindi qual è la differenza con l'Italia? Che questa volta è stata oltrepassata la linea? In che senso? si è oltrepassata la linea nel senso che si è scelta la tattica dello scontro, del muro contro muro accantonando la tradizionale filosofia del vivi e lascia vivere. così i cinesi si sono incazzati perché in un arco di tempo breve quanto viuoi tu si sono resi conto che il quadro di riferimento stava cambiando e hanno detto: com'è che qua si comincia a far rispettare la legge? aspetta che faccio una rivolta. si è oltrepassata la linea nel senso che si è deciso di cominciare ad applicare le regole. il che è una mossa scorretta, sono d'accordo con te e con ping. il comune di milano non ha certo dimostrato grande lungimiranza se è vero che ha attuato un'inversione di rotta tanto repentina e inaspettata. ma, tale decisione, pur scorretta, è pienamente legittima. Perché qui, o abbiamo per motivi inspiegabili l'unica comunità cinese incazzosa del mondo, o siamo noi ad avere esagerato. non è tutto necessariamente bianco o nero... è che si è incazzata la gente sbagliata. tutto qui. se si fossero incazzati solo i cinesi buoni la questione non sarebbe finita a manganellate, ma con un incontro col sincaco e l'ascom di milano... stimo certamente sottovalutando il ruolo che la criminalità organizzata ha avuto nell'accaduto. Alcune comunità cinesi, in assenza di regole, si sono affidati alle regole che hanno trovato sul campo: sono stati sfruttati dagli italiani schiavisti mafiosi e contraffattori, sono diventati a loro volta schiavisti mafiosi e contraffattori. dai che tutto il mondo è paese... colpa degli italiani, che sono mafiosi? ma per favore! In altre realtà come a Milano sono riusciti a creare un quartiere legale (in particolare Milano è sempre stata la città da cui sono partiti tutti gli studi legali che mettono in regola i cinesi con le leggi italiane), che contava sul chiudere un occhio per le piccolissime infrazioni stradali che è tipico di tutti i vigili di Milano. la legalità spesso in determinati contesti va a braccetto con l'illegalità, spesso per volere e a beneficio proprio di coloro che agiscono nell'illegalità. Poi però per assurdi motivi le regole sono cambiate all'improvviso ed è scattata la tolleranza zero solo in quel quartiere, quando a trecento metri di distanza tutti i milanesi parcheggiano tranquillamente in curva e in terza fila. I cinesi in fondo chiedono solo regole chaire e precise per non vivere nel patema della spada di Damocle legislativa che ti fa chiudere il negozio da un momento all'altro ma vaaa! ci sono i cinesi che vogliono questo. ma dubito che tali cinesi siano scesi in piazza a lottare con la polizia. ci sono anche i cinesi che nell'illegalità ci sguazzano (ma ci sono anche gli italiani che fanno lo stesso, non è una questione di razzismo (io su questo campo non ci gioco.)! il problema in relazione ai cinesi è aggravato dal fatto che ci sono quelli che non si vogliono integrare il che porta ad una sorta di scontro di civiltà ed ha portato, nel caso specifico, all'esasperazione dello scontro). nonostante per vent'anni tutti i tuoi commercialisti (italiani) quei bastrdi... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif) ti hanno detto che quelle cose le puoi fare benissimo. Hai passato tutta la vita per realizzare il tuo sogno, per metterti in regola, per fuggire da un paese con un regime orribile e senza economia, sei riuscito indebitandoti fino al collo a metterti in regola e cominciare a guadagnare per far vivere la tua famiglia, e da un giorno all'altro scopri che non puoi più lavorare perché quando i commercialisti ti avevano detto che "il carico e scarico veloce o con un carretto a mano è legale, e comunque da sempre tollerato anche dove qualche regola locale lo vietasse" non era vero, dovevano dirti "tollerato per tutti ma non per i cinesi di via Sarpi, e solo dal gennaio 2007"... giusto, quindi, visto che c'erano le leggi ma nessuno ce l'aveva detto... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/post-185-1140356209.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/post-185-1140356209.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/post-185-1140356209.gif) da un giorno all'altro scopri che non puoi più lavorare no, puoi lavorare rispettando la legge. che tutto quello su cui si basa la tua vita e il tuo lavoro deve finire perché da oggi ti hanno piazzato un divieto di carico/scarico davanti al tuo negozio, emmadonna (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_megaball.gif) e che questo viene fatto solo perché sei cinese, visto che nel resto di Milano questo non succede, ecco allora puoi capire che chiunque, persino i pacificissimi cinesi (ora poi che dalla madre patria arrivano notizie di libertà e di economia fantastica) pacificissimi finché non si rompe loro le scatole... un po' come tutti insomma... NvO: non sto parlando di UNA MULTA. Ovvio che io non vado in piazza a protestare per una merdosa multa. Ma se i vigili a forza di multe ti fanno capire che da oggi non puoi più lavorare, era per dire. senbee, anch'io mi sarei incazzato come una iena al posto di quei cinesi, ma non avrei scelto la rivoluzione per sottolineare il mio disappunto. aggredire dei vigili per far valere le proprie idee è sbagliato! almeno questo lo vuoi ammettere??? vedi, è questo tuo deresponsabilizzare ciecamente i cinesi che rende la tua posizione difficile da condividere. ti rendi conto di quanto stai estremizzando il discorso? semra che tutti i cinesi siano santi e quella straga della moratti sia una specie, chessò, di schiavista torturatrice... e soprattutto sembra che il fatto che la rivolta sia stata gravissima e abbia provocato decine di feriti non rappresenti per te un elemento significativo. non puoi dire: guarda che i cinesi sono bravissime persone e punto. semplicemente, non è ragionevole. |
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18 Apr 2007 - 09:09
Messaggio
#4
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 15258 Iscritto il: 14 December 2005 Età: 17 Utente Nr.: 459 |
si è oltrepassata la linea nel senso che si è deciso di cominciare ad applicare le regole. No: si è cominciato ad applicarle TROPPO (in maniera pedante e asfissiante) e SOLO nei confronti di via Sarpi. E' questa la differenza. Non sono andati contro la mafia cinese, non sono andati a chiedere gli scontrini, non hanno mandato la finanza (MAGARI lo facessero, cribbio!): hanno impedito il carico/scarico delle merci a commercianti non meno onesti di te e di me per tre mesi appellandosi a cavilli legali che non vengono applicati in nessun'altra parte di Milano. E' questa la differenza, è per questo che si sono incazzati. CITAZIONE se si fossero incazzati solo i cinesi buoni la questione non sarebbe finita a manganellate, ma con un incontro col sincaco e l'ascom di milano... stimo certamente sottovalutando il ruolo che la criminalità organizzata ha avuto nell'accaduto. Dai filmati, i facinorosi che gettavano bottiglie erano pochissimi: gli altri gridavano incazzati o marciavano in corteo, del tutto legalmente. Tant'è vero che è notizia di oggi che la manifestazione prevista è stata annullata, e che i cinesi si vedranno col Sindaco e la giunta in un think tank di tre settimane per farsi dire esattamente quali sono le regole che devono rispettare e come continuare a commerciare nella legalità. Queste non sono cose che la criminalità organizzata o gli ultras più incazzati o le triadi cinesi in genere fanno, no? Vorrei dare un consiglio agli assessori che organizzeranno il meeting: per discutere coi cinesi, fatelo a tavola. La disponibilità di un cinese a tavola aumenta di mille volte. CITAZIONE dai che tutto il mondo è paese... colpa degli italiani, che sono mafiosi? ma per favore! No, non ho detto questo: ho detto che tutto il mondo è paese e che in tutto il mondo le comunità cinesi in assenza di controlli da parte dello Stato sono arrivate facendosi sfruttare - come tutti gli immigrati in assenza di controlli - dalla criminalità locale o dagli imprenditori poco attenti ai diritti dei lavoratori. E che, sempre in assenza di legalità, sono pian piano diventati a loro volta criminali e sfruttatori di loro stessi, sviluppando criminalità propria e sfruttamento del lavoro dei propri concittadini. Ho quindi detto che in tutto il mondo questo è purtroppo normale, ma che questo non ha causato rivolte quando la polizia ha sgominato la criminalità (o ha tentato di farlo). Quindi se solo a Milano è successa una rivolta, vuol dire che è successo qualcosa di diverso dalla solita situazione che descrivete di una polizia che finalmente va a far rispettare la legge a una comunità che se ne infischia. La diversità sta nei fattori che ho descritto prima, che sono per evidenza logica colpa italiana (altrimenti si incazzerebbero anche tutte le altre comunità cinesi dove si cerca di far rispettare le regole): non riesco a concepire l'idea che a Milano esista la sola e unica comunità cinese al mondo incazzosa e che sia la sola e unica comunità cinese al mondo a cui è stato chiesto di rispettare le regole. Capite? CITAZIONE ma vaaa! ci sono i cinesi che vogliono questo. ma dubito che tali cinesi siano scesi in piazza a lottare con la polizia. ci sono anche i cinesi che nell'illegalità ci sguazzano (ma ci sono anche gli italiani che fanno lo stesso, non è una questione di razzismo (io su questo campo non ci gioco.)! il problema in relazione ai cinesi è aggravato dal fatto che ci sono quelli che non si vogliono integrare il che porta ad una sorta di scontro di civiltà ed ha portato, nel caso specifico, all'esasperazione dello scontro). E' una teoria che non sta in piedi, perché non spiega come mai allora in tutti gli altri paesi del mondo in cui i governi sono intervenuti per sgominare le triadi delle comunità cinesi non ci sia stata una rivolta. A Milano la rivolta è stata della gente onesta, NvO, non delle triadi. Le triadi hanno ben altri modi di rivoltarsi, e non sono affatto piacevoli. CITAZIONE quei bastrdi... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif) Guarda che lo vedo anche lavorando con l'azienda in Cina. Un cinese ha un timore reverenziale per le regole. Non necessariamente le regole dello Stato, ma le regole che non gli fanno perdere la faccia e lo fanno continuare a lavorare. L'italiano si arrangia, rischia pure, il cinese no: se non gli dici esattamente fino alle virgole come si deve comportare sarà sempre nel panico assoluto. Sfido chiunque abbia lavorato con dei cinesi a dimostrare che non è così. Questa attitudine se la portano quando vanno all'estero. La prima cosa che fa un cinese è affidarsi totalmente a una ditta che gli dica cosa deve fare per far soldi. Purtroppo se la ditta è in malafede il cinese si fa sfruttare. Se la ditta è criminale il cinese diventa affiliato delle triadi. Se la ditta è una normalissima ditta di commercialisti - ed è il caso di via Sarpi - il cinese fa esattamente quello che i nostri commercialisti gli dicono di fare, cioè sfruttare le zone d'ombra della legge italiane per pagare meno tasse restando nella legalità. E' quello che fanno anche gli italiani. Ma un italiano se poi viene fottuto se la prende col commercialista o fa causa. Il cinese si sente perso, deriso, umiliato: gli hai toccato due delle tre cose su cui si basa la sua vita e la sua cultura (il suo lavoro e la sua reputazione). Si è sbattuto 20 anni per rispettare le regole e poi all'improvviso deve chiudere perché quello che gli hanno detto di fare i commercialisti all'improvviso non si può più fare, e solo per la sua comunità. Non chiede molto: chiede solo di poter continuare a usare un carrettino per la merce. E invece si ritrova 200 euro di multa e commenti derisori tipo "oh, poverino, adesso deve rispettare la legge, come farai? ahahahah". In tre mesi di battaglia, hanno chiesto delle deroghe, hanno chiesto degli orari in cui poter caricare/scaricare, hanno chiesto persino l'eventualità di spostarsi in zone in cui sia consentito l'accesso, ma il comune ha solo risposto spedendo ancora più polizia e facendo multe ancora più bislacche. Non era mai successo un comportamento del genere da parte di un'amministrazione comunale prima d'ora. Ed è per questo che è la prima volta che i cinesi si incazzano. CITAZIONE senbee, anch'io mi sarei incazzato come una iena al posto di quei cinesi, ma non avrei scelto la rivoluzione per sottolineare il mio disappunto. aggredire dei vigili per far valere le proprie idee è sbagliato! almeno questo lo vuoi ammettere??? Ma certo che è sbagliato tirare bottiglie e fare violenza, è sbagliatissimo e condanno quei (pochi) cinesi che l'hanno fatto. Ma sventolare bandiere e scendere in piazza a protestare non è una rivoluzione, ed è più che legittimo. E ci sarei sceso anch'io in strada a gridare contro i ghisa, ci puoi scommettere. il paragone tra via sarpi e il quartiere scampia è perfetto Ma per favore, è evidente che non sei mai andato in via Sarpi e che credi ancora alle stronzate di Facci. Quella di via Sarpi (insieme a quella in Bolognina a Bologna) è una delle comunità cinesi con meno problemi d'integrazione di tutta Italia, e nella media europea, con un tasso di criminalità quasi zero rispetto a tutte le altre comunità cinesi. Non esiste un solo rapporto di polizia o della finanza che riguardi Sarpi: le comunità cinesi con le triadi e lo sfruttamento sono in altre zone, soprattutto nel bresciano e nel bergamasco, e in Toscana. Ripeto: se la polizia avesse fatto rispettare le regole non a cinesi onesti ma a un quartiere governato dalle triadi, altroché bandierine cinesi e gente in piazza a protestare. E' che come al solito i ghisa se la prendono coi deboli: è molto più facile farsi belli ai milanesi sloggiando i cinesi onesti con banali multe stradali piuttosto che rischiare il collo cercando di sgominare comunità governate dalle triadi. E' lo stesso motivo per cui vedi anche a Ferrara la polizia che fa multe su rettilinei deserti e poco pericolosi a chi va a 51 all'ora ma non la vedi mai andare a rompere i coglioni agli spacciatori al grattacielo o a fare controlli di tasso alcolemico fuori dai ristoranti frequentati dalla "Ferrara bene"... Sai bene come vanno le cose, su. CITAZIONE sembra provocatoria, ma sono sicuro che funzionerebbe, così anche per le carceri normali, ma è un filo + articolata Senza terrorizzare la gente (non serve, è dimostrato) sono comunque d'accordissimo con te sul rispetto delle regole. Anzi, l'integrazione è possibile solo partendo dall'accordo di regole che stiano bene sia all'ospite sia all'ospitante. Con precedenza per i voleri dell'ospitante, ovviamente. Altrimenti, a casa. Basterebbe applicare la cosiddetta "certezza della pena", ma è un problema che non riguarda solo l'immigrazione, come ben sai, in Italia. Però ripeto: non è il caso di via Sarpi. Altrimenti ci sarebbero state tante altre rivolte in tante altre parti del mondo. Senbo, mi ha colpito la tua argomentazione sui i cinesi che arrivano in un mondo senza regole, o con regole poco chiare, tutta la bazza delle maxi-retate e poi nulla, della legislazione fiscale, degli improvvisi cambi di rotta da parte dei vigili o della finanza a seconda del vento, delle leggi che prima mancano e poi diventano iper restrittive... Poveri cinesi, sai conosco altri 56 milioni (circa) di persone che vivono nelle stesse condizioni (dalla nascita) che nelle stesse condizioni lavorano e sudano da 146 anni, e quando questi fanno le rivolte, di solito prendono una marea di mazzate e pochissimi li difendono, anzi in certe zone nei dintorni di un vulcano al momento a riposo nessuno li difende (giustamente!)... Spero tu abbia capito di chi sto parlando vero? Sì, dei nostri commercianti. E i nostri commercianti quando li si esaspera fanno sciopero, o si riuniscono in categorie contrattando coi vari governi, insomma si incazzano anche loro. Una comunità cinese di ex contadini provenienti da un Paese in cui scioperi e associazioni sono talmente fuori dalla mentalità da essere addirittura vietati per legge da 3000 anni, hanno altri modi di arrabbiarsi, per esempio incazzandosi direttamente con le autorità che vedono davanti a loro, esattamente come fanno in Cina quando il classico villaggio prende a mazzate i corrotti funzionari locali. Che il metodo sia imperdonabile perché violento o comunque ben poco istituzionalmente efficace è vero, ma è una questione di ingenuità ben capibile da parte di immigrati provenienti da quelle culture. E d'altronde non si capisce perché spargere letame con l'autobotte sulle strade e sulla polizia per protestare contro le quote latte sia più giustificabile degli schiamazzi di via Sarpi. CITAZIONE Perchè di solito, quando i commercianti (o i liberi professionisti) si lamentano i commenti più in voga sono "che cz si lamentano che rubano come pochi?", "han del coraggio a lamentarsi, che vadano in fabbrica", "ah ah ah i commercianti in sciopero, che abbassino i prezzi piuttosto"... Ora io sono lavoratore dipendente, ma ci arrivo da solo che NON TUTTI i commercianti evadono le tasse cazzo! Perchè non si parla di loro a Ballarò? Perchè se il piccolo e medio commercio chiude a scapito degli iper nessuno fa interviste alle Iene? Ahhhh lo so perchè, perchè questi non fanno sommosse, e perchè dietro alla bottega dalla zia Pina non c'è una superpotenza da 1.5 mld di persone con una economia a crescita ipertrofica e che conta un esercito di effettivi di MILIONI di guardie rosse! Ecco perchè, me tapino.... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/dont.u.get.it.4.gif) Non sono d'accordo con questa visione: a Ballarò ieri sera si è parlato di via Sarpi solo negli ultimi 10 minuti: tutto il resto della trasmissione era proprio sull'evasione fiscale. Tra l'altro la stragrande maggioranza degli ospiti era di cdx. Mi sa che non l'hai vista, eh? Poi mica è vero che i nostri non fanno sommosse. Ce ne sono state e tante, quella delle quote latte è solo uno dei tanti esempi. Anzi, è molto più facile prendersela con i cinesi, proprio perché sono gli unici che non hanno mai fatto sommosse. Se però li esasperi come hai fatto con zia Pina, anche loro, nel loro piccolo, s'incazzano (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_mrgreen.gif) |
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