Mio Fratello è Figlio Unico, dal 20 Aprile |
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Mio Fratello è Figlio Unico, dal 20 Aprile |
15 Apr 2007 - 20:28
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 4802 Iscritto il: 26 November 2005 Utente Nr.: 421 |
Mio fratello è figlio unico (Italia, 2007) di Daniele Lucchetti; con Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Diane Fleri, Alba Rohrwacher, Angela Finocchiaro, Luca Zingaretti, Massimo Popolizio e Vittorio Emanuele Propizio. Latina, 1962, Accio, un bravissimo Vittorio Emanuele Propizio, prende la strada del seminario. Primo della classe, è la disperazione dei genitori, scontroso, attacabrighe, sempre con la battuta pronta. L'idea è quella di diventare prete, "perchè un prete in famiglia fa sempre comodo", ma una foto di una soubrette degli anni 60, portatagli dal fratello maggiore Manrico, Riccardo Scamarcio, lo porta a peccare, fino a fargli venire "na crisi de coscienza", che lo riporta a casa, per la disperazione dei genitori, con il padre, Massimo Popolizio, operaio in fabbrica, e la madre, Angela Finocchiaro, casalinga pronta ad arrotondare lo stipendio con qualche lavoretto di merceria.
Tornato a Latina comincia a frequentare Mario, Luca Zingaretti, fascista fino al midollo, vero e proprio mentore per la strada politica intrapresa dal giovane Accio, che finisce per iscriversi al partito, l'MSI. Tutto il contrario del fratello, Manrico, bello, carismatico, capace di far sue le folle, vero ammaliatore, amato da tutti, madre compresa, che lo preferisce al povero Accio, "posseduto dal diavolo"! Uno, Manrico, comunista pronto alla lotta operaia, l'altro, Accio, ormai cresciuto con il volto di Elio Germano, fascista iscritto al partito pronto a partire per spedizioni punitive fino a Roma, costretti a vivere sotto lo stesso tetto, innamorati della stessa donna, in un confronto senza fine, tra fughe, ritorni, passioni, tradimenti, ripensamenti politici e tante botte, fino al drammatico e commovente finale, dove la vera rivoluzione, concreta, reale, e soprattutto utile, finisce per farla proprio lui, il fratello bisfrattato, quello con il diavolo in corpo. Daniele Lucchetti realizza sicuramente la sua migliore opera cinematografica! Tratto dal Fasciocomunista di Antonio Pennacchi, sceneggiato, ottimamente, dallo stesso Lucchetti, assieme a Sandro Petraglia e Stefano Rulli, Mio fratello è figlio Unico percorre 15 anni della storia italiana, quelli del 68, che a Latina arrivò solo grazie alla televisione, quelli delle rivolte studentesche ed operaie, quelli della 600, quelli del post fascismo, quelli in cui lo spettro della guerra fredda aleggiava sul mondo, quelli in cui l'utopia del comunismo rosso, e russo, si facevano sentire anche nel nostro paese. Un'opera capace di far ridere, di far riflettere e pensare, paradossalmente politicamente non di parte Chi andrà a Vederlo? (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/yuppi2.gif) |
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24 Apr 2007 - 17:43
Messaggio
#2
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Gnosso Gruppo: Utente Messaggi: 1268 Iscritto il: 14 October 2005 Età: 40 Da: malborghero Utente Nr.: 355 |
e brava ele..già è vero...proprio hai centrato il succo del discorso
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