Pochi Istanti Prima Di Partire, gli ultimi pensieri... Opzioni

[Evil_Soul]

Discussione tutt'altro che allegra.

A pochi istanti dalla vostra dipartita, dovesse (toccatevi pure) essere ora, mentre leggete questo post, a chi andrebbero i vostri ulimi pensieri? Cose, persone, momenti, esperienze... a cosa rivolgereste un pensiero d'addio?

Solita prassi, a voi la parola... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif)

[Thyo85]

Una volta,scrivendo, ho immaginato la morte.
Era un suicidio: metaforicamente segno che non mi sento certo pronto nè vicino ad essa: solo un mio gesto potrebbe portarmici.
Mentre la descrivevo la scena si spostava sui due personaggi, io e questa ragazza che rincorreva i miei passi, salendo veloce le scale fino al mio appartamento, di cui avevo lasciato lasciato socchiusa la porta.
Il mio ottimismo vinceva sul mio pessimismo anche nel momento peggiore: il gesto di più grande dimostrazione di attaccamento alla vita (il suicidio,per quanto ironico sia questo) lasciava comunque spazio alla speranza che qualcuno,a sorpresa, con affetto arrivasse e dicesse: no,vale la pena vivere, io ci sono per te, forse solo io,ma almeno io ci sono e non ti sto abbandonando, sono con te in questo momento.
I miei piedi si staccavano poco prima che lei girasse l'angolo della mia camera per fermarmi.
Il volo era il modo di fermare l'azione: io che chiudevo gli occhi, lei che capiva di non avere fatto in tempo (sarà davvero così il destino davanti a me?).
Insieme, riga dopo riga i due personaggi si alternavano nei loro ricordi partendo da estremi opposti fino ad un evento comune e da quel momento erano righe alternate di uno stesso discorso, parole di unione mentale mentre i corpi si separavano per sempre.
A pensarci, mi vengono in mente due cose:
- io che invece di pensare alla rabbia, all'odio, alla delusione o a qualsiasi cosa negativa mi appellavo ai ricordi belli, alle cose migliori, alla dolcezza. Ripensavo alle stesse cose che stavo lasciando e se ci ripenso mi rendo conto di quanto io sia maledettamente (e non so amare questa cosa o meno) un ingenuo sognatore che vedrebbe il bicchiere mezzo pieno anche se fosse rotto e riverso di lato. E vale anche quando a parole dico esattamente l'opposto.
- io che mi prendo beffa di me stesso: un istante di attesa in più e avrei capito che un motivo per vivere c'era eccome. Come a dire, forza Thyo, continua a crederci e non pensare mai che l'ennesima delusione, l'ennesima mazzata sulla schiena di una vita che ti ha riservato un gran bel mix di cose belle e un gustoso assortimento di sentimenti negativi, sensazione di incomprensione, isolamento, indifferenze, poca importanza possa essere quella definitiva perchè altrimenti ti lascerai scappare il tuo desiderato momento di felicità.

Pochi istante prima di partire io mi guarderei intorno e prenderei pugni di aria colmi dei miei sogni, mischiati di raffinati momenti speciali e ad impreziosire il tutto condirei il tutto con qualche pensiero irreale, come "adesso rinasco e ho già da subito le risposte che ho cercato per una vita, era solo la rincorsa sbagliata e ora il prossimo giro farò il salto giusto e volerò, eccome se volerò."
Farei un respiro tranquillo, perchè è tutto come sono io e perdo la calma così raramente...
E quanto tutto finirà, l'ultimo pensiero dovrà essere di sfida: bene, vita, mi hai dato tanto e tolto tanto, ma mi sento ancora a credito, ora mostrami se era tutto qua o se c'è dell'altro. Che quaggiù non abbiamo le idee chiare e credimi: ho veramente voglia di vedere come stanno le cose.