[BASKET] NBA-parliamone, Dite la vostra! |
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1 Nov 2006 - 14:58
Messaggio
#1
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Super Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 15014 Iscritto il: 2 September 2005 Età: 44 Da: Ferrara-Bologna Utente Nr.: 279 |
Partita la nuova stagione, ed i miei BULLS regalano da subito un colpo da storia! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/23.gif)
Nella notte di Halloween inizia il campionato con due sorprese: i Bulls dominano i campioni in carica di Miami, mentre L.A., trascinata da un grande Odom, ha la meglio nel finale su Phoenix Odom (Lakers, sin.) contro Marion. ReutersNEW YORK, 1 novembre 2006 - La notte di Halloween regala due sorprese. I Bulls dominano i campioni in carica mentre i Lakers, pur privi di Kobe Bryant, riescono ad avere la meglio sui Suns. MIAMI-CHICAGO 66-108 - David Stern consegna gli anelli ai giocatori di Miami, reduci dal successo nella finale contro i Mavericks della scorsa stagione, ma le buone notizie per la squadra della Florida finiscono qui. Chicago, infatti, rovina la serata agli Heat disputando una performance di tutta sostanza e dominando dal primo all’ultimo minuto i padroni di casa. I Bulls scappano via nel secondo quarto piazzando un parziale di 37-14 (79% dal campo per Chicago nella frazione contro il 29% degli Heat) e vanno al riposo avanti 59-30. Nella ripresa la musica non cambia. Gli ospiti dominano al rimbalzo (49 contro i 29 di Miami) e approfittano dei 23 turnover messi a referto da Miami. Le buone notizie per coach Skiles arrivano dalla grande performance di Kirk Hinrich, dall’incredibile atletismo del rookie Tyrus Thomas, autore di un paio di stoppate da cinema, e dalla produzione del panchinaro Chris Duhon (20 punti in 17’ di gioco). Convincente esordio nella Nba anche per l’ex biellese Thabo Sefolosha: 11 punti in 11’ sul parquet con 4/4 al tiro. "I Bulls ci hanno riportati sulla terra – commenta il tecnico di Miami Pat Riley – forse qualcuno si era montato la testa dopo aver ricevuto l’anello da David Stern. Siamo una buona squadra ma abbiamo ancora molto da lavorare". Miami:Wade 25 (8/12, 2/3). Rimbalzi: Haslem, Walker 6. Assist: Payton 4. Chicago:Hinrich 26 (7/13, 3/5), Duhon 20. Rimbalzi: Nocioni, Wallace 11. Assist: Khryapa, Duhon, Hinrich 3. L.A. LAKERS-PHOENIX 114-106 - Nonostante l’assenza di Kobe Bryant i Lakers riescono ad avere la meglio su Phoenix, una squadra considerata dagli addetti ai lavori come una seria pretendente al titolo in questa stagione. Phoenix parte subito forte e mette a referto la bellezza di 41 punti nel primo quarto ma Lamar Odom (34 punti, suo massimo in carriera) trascina la squadra di casa alla rimonta. Il giovane centro Andrew Bynum crea non pochi problemi alla frontline dei Suns, i quali dopo un brillante avvio di gara non riescono ad arginare la reazione dei Lakers. La compagine di L.A. prende in mano le redini dell’incontro piazzando un parziale di 12-4 all’inizio dell’ultimo quarto. A Mike D’Antoni non basta la grande performance del brasiliano Leandro Barbosa. L.A. Lakers:Odom 34 (9/20, 3/4), Bynum 18, Evans 17. Rimbalzi: Odom 13. Assist: Parker 7. Phoenix:Barbosa 30 (3/6, 6/8), Marion 16, Nash 15. Rimbalzi: Thomas 8. Assist: Nash 13. Big Ben domina signori!!!! |
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7 Feb 2008 - 16:39
Messaggio
#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 5280 Iscritto il: 28 January 2008 Età: 40 Da: Camelot Utente Nr.: 3415 |
Da tifoso dei Lakers spero che Shaq non funzioni.. spero che l'anima dei Suns venga snaturata.. Phoenix ha voluto stringere un altro patto col "diavolo" come fece Miami nel 2004.. Purtroppo per i Suns Shaq è invecchiato di 3 anni e mezzo (ed in questi 3 anni qualche infortunio c'è stato..) e Phoenix non ha più tutto questo tempo per vincere: Nash, Bell (il play e la guardia) hanno già passato i 30 (Nash va per i 34 e solo lui sa quanto sia messa male la sua schiena..).. Diaw dopo aver giocato una meravigliosa stagione 2 anni fa a Phoenix (cioè la sua prima stagione in Arizona), l'anno scorso si è "borghesizzato" a seguito del contratto da molti milioni di dollaroni firmato appunto dopo la prima stagione ai Suns.. Amare Stoudemire, personalmente, non mi ha mai convinto da quando è tornato dall'infortunio grave: si ha migliorato il jumper dalla media ma forse ai Suns faceva più comodo nella versione preinfortunio: un uragano in piena che tutto travolgeva con il suo atletismo.. E che dire di Leandrinho Barbosa.. è l'unico veramente in crescita, un giocatore che mi fa impazzire, ma che dovrà sacrificare il suo impeto i suoi tiri e la sua corsa per dar palla a Big Aristotele (visto dal vivo a Roma per NBA Europe live tour 2006 Barbosa è quello che più di tutti mi ha impressionato: veloce, tiratore, compatto, squalo sulle palle vaganti.. veramente un furto sensazionale al termine di quel fantastico draft 2003!)..
Insomma non vedo buone ragioni, premesso il fatto che Shaq ad oggi è infortunato e quando ritornerà non lo farà in punta di piedi (ehehe anche perchè quel suo pollicione del piede destro lo tormenta ancora.. ah che brutta battuta..) anzi penso avrà la grazia e l'ingombro di un elefante in una vetreria. Ehi He got Game, Almiromane, Mr Philip o voi tutti.. Secondo voi l'idea del basket portata alla ribalta negli ultimi tempi da D'Antoni (e da Don Nelson) non si sta attenuando?.. Voglio dire Suns e Warriors, note per essere squadre basate molto sul corri e tira, se ci fate caso hanno appena preso 2 big man espertissimi dall'indubbio talento ma totalmente inadatti al gioco delle loro nuove squadre.. Forse si sta iniziando a pensare (anche da parte dei promotori di questa filosofia di gioco) che suddetta filosofia di gioco non porti a nulla.. Che dite? Mi sembra di ricordare che anche Toronto l'anno scorso era partita con questa impostazione (Mitchell diceva cose del tipo: "dobbiamo effettuare almeno 100 tiri in partita") salvo poi resettare tale idea ed usare una filosofia più ragionata (anche perchè Tj Ford non è Steve Nash nè ci assomiglia e neppure ha il carisma del Barone) basata su isolamenti per Chris Bosh o tiri da fuori scaturenti da pick and pop con il Mago o da penetra e scarica per andare da Anthony Parker.. Messaggio modificato da Edoardo83 il 7 Feb 2008 - 16:40 |
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8 Feb 2008 - 11:12
Messaggio
#3
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Pòch ad bòn Gruppo: Utente Messaggi: 704 Iscritto il: 15 March 2007 Età: 45 Da: Ferrara Utente Nr.: 2244 |
Ehi He got Game, Almiromane, Mr Philip o voi tutti.. Secondo voi l'idea del basket portata alla ribalta negli ultimi tempi da D'Antoni (e da Don Nelson) non si sta attenuando?.. Voglio dire Suns e Warriors, note per essere squadre basate molto sul corri e tira, se ci fate caso hanno appena preso 2 big man espertissimi dall'indubbio talento ma totalmente inadatti al gioco delle loro nuove squadre.. Forse si sta iniziando a pensare (anche da parte dei promotori di questa filosofia di gioco) che suddetta filosofia di gioco non porti a nulla.. Che dite? Bella ragazzi! E' da una cifra che non leggo righe scritte con così tanta passione per l'Iperbasket. Mi state facendo tornare alla mente i bei tempi, di me sedicenne che passava i pomeriggi sul playground di V.le Krasnodar e le serate al Super NES con NBA Live 95... E Flavio Tranquillo e Federico Buffa e Dan Peterson e il College Basket, e l'All Star Game alle 3 di notte in diretta su Italia 1, e ovviamente il giorno dopo a letto senza andare a scuola... (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/icon_cry2.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/00000004dd.gif) Mi inserisco nella discussione con una pillola, per rispondere a quanto sopra: quando mai una squadra che fa del "corri e tira" il suo modus operandi, ha vinto un titolo NBA? MAI! E non succederà neanche quest'anno! Il basket, da questo punto di vista, è un gioco molto semplice: tiri da lontano? Entreranno meno, e con più difficoltà... Tiri da vicino? I tiri entreranno molto più facilmente. Ergo: vinci le partite, e i campionati. Tanto per non andare troppo indietro nel tempo, praticamente tutte le squadre finaliste negli ultimi 20 anni (che quindi ho visto giocare), avevano un big man in area, che era allo stesso tempo gran difensore. Mi vengono in mente i Lakers di O'Neal, i Sonics di Kemp, i Jazz di Karl Malone, i Suns di Barkley, i Rockets di Olajuwon, i Knicks di Ewing, i Pistons di Ben e Rasheed Wallace... Se sei senza big man, e fai il miracolo di arrivare in finale (Knicks del '99, per esempio), e giochi contro una squadra che ce l'ha, perdi, è automatico. Altro esempio: Nets contro Duncan e soci, oppure i Cavs di nuovo contro Duncan, i 76ers contro O'Neal... Unica eccezione, i Chicago Bulls, che avevano contemporaneamente i migliori tre difensori del mondo: Jordan (che era anche il miglior attaccante, il miglior tutto!), Pippen, Rodman. Quei Bulls del '96, semplicemente irraggiungibili! (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/sisi.gif) (IMG:http://www.ferraraforum.it/style_emoticons/default/b-rabbit.gif) |
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