Intercettazioni, Parliamone... |
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Intercettazioni, Parliamone... |
13 Jun 2008 - 08:22
Messaggio
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 3709 Iscritto il: 10 January 2007 Età: 44 Da: Cabot Cove Utente Nr.: 1795 |
Accordo Pdl-Lega. Nel ddl anche i reati contro la Pubblica Amministrazione
Mano pesante contro i giornalisti e le "talpe". Giudice collegiale per le autorizzazioni Intercettazioni, tetto a 10 anni carcere fino a 3 anni a chi pubblica Niccolò Ghedini, relatore del testo: "Il diveto varrà fino all'inizio del processo" di BRUNO PERSANO Roberto Maroni ROMA - La fumata bianca è arrivata. Bossi e Berlusconi hanno trovato un accordo sul tema delle intercettazioni. Mentre slitta l'assegnazione delle deleghe ai ministri senza portafoglio, arriva il giro di vite sulle intercettazioni che saranno possibili solo per i reati punibili con la detenzione superiore a dieci anni. Come previsto, la Lega ha ottenuto (Bossi era "abbastanza soddisfatto") la possibilità di autorizzarle anche per quelli contro la pubblica amministrazione e per la corruzione. Intesa anche sull'altro punto "caldo" destinato a scatenare polemiche: fino a tre anni di carcere per i giornalisti che pubblicano il testo di intercettazioni prima dell'inzio del processo e maximulta per i loro editori. Carcere per i giornalisti. Nei confronti dei giornalisti e delle "talpe" che faranno filtrare all'esterno i documenti riservati delle intercetazioni, il ddl inasprisce le pene ed estende il divieto di pubblicazione "fino alla conclusione delle indagini preliminari ovvero fino al termine dell'udienza preliminare", così come era scritto nel disegno di Mastella approvato alla Camera nell'aprile del 2007 e poi bloccato al Senato perché non c'era accordo nell'allora maggioranza. Divieto fino al processo. La sanzione contro i giornalisti che pubblicheranno le intercettazioni - tutte le intercettazioni, anche quelle penalmente non rilevanti - passerà da 30 giorni a tre anni di carcere. Finora, la consuetudine vuole che la diffusione delle intercettazioni dopo che l'imputato ne è venuto al corrente, neppure viene perseguita. Domani le cose cambieranno: niente più virgolettati sui giornali finchè non inizierà il processo. "Inoltre - spiega l'onorevole Niccolò Ghedini, Pdl, componente della commissione giustizia della Camera e relatore del testo - vorremmo introdurre una multa all'editore del giornale che pubblica le intercettazioni. Sarà formulata in base alla tiratura e potrà raggiungere anche i 300-400.000 euro". Manette alle "talpe". Probabile anche la riforma del codice penale in quegli aticoli, il 617 e il 684, che prevedono punizioni per chi "prende diretta cognizione degli atti di procedimento penali coperti dal segreto". Come nel ddl Mastella, la pena salirà da uno a tre anni di carcere. Si tratta di una norma che riguarderà in modo particolare i funzionari di cancelleria o i pubblici ufficiali che rendano noti gli atti segreti. Sì anche per pedofilia e stalking. Nella nuova formulazione del ddl, previsto l'uso delle intercettazioni anche per i casi sospetti di pedofilia e di stalking, le persecuzioni telefoniche o le intrusioni nella vita privata spesso architettate dagli ex coniugi. Ma non sarà più un giudice monocratico a decidere quando e chi intercettare. Per rendere più ponderato l'uso delle intercettazioni da molti giudicate eccessive e non sempre motivate, nel nuovo ddl sarà introdotta la norma che attribuirà la competenza ad un collegio di tre magistrati. Archivio riservato. Come proposto dal presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno e come già previsto dal ddl Mastella, il nuovo provvedimento dovrebbe istituire un archivio riservato nel quale custodire il testo delle intercettazioni. Salvi i processi in corso. Tutte le norme, però, non saranno applicate ai processi in corso. Nel ddl sarà contemplata una norma transitoria che renderà possibile l'applicazione della riforma solo ai processi futuri. Attese le deleghe ai viceministri. Si allontana invece, la possibilità di assegnare già nel Cdm di domani, le deleghe ai viceministri. "Non penso", ha detto il ministro delle Riforme Umberto Bossi, "non credo si facciano domani". Nell'incontro con Berlusconi, ha rivelato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, "abbiamo confermato l'accordo con i comuni per la restituzione dell'Ici che non sarà versata: un acconto subito del 50% per venire incontro alle richieste di cassa". Mentre il 31 luglio partirà un tavolo tecnico che definirà i criteri per la ripartizione dell'ulteriore 50%. Da La Repubblica |
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13 Jun 2008 - 09:43
Messaggio
#2
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Super Member Gruppo: Utente Messaggi: 9116 Iscritto il: 24 October 2005 Età: 38 Da: cestino Utente Nr.: 369 |
ma poi non mi spiego:
si fanno le intercettazioni per accertare un reato, e molti reati maggiori magari si vengono a scoprire solo casualmente. se ora sono vietate per la maggior parte dei reati chi metterà sotto intercettazioni qualcuno se non ha già prove o basi più che concrete per farlo e per ritenere che il reato di cui ci si vuole accertare è uno di quelli che prevede più di 10 anni? mi spiego? magari non ho capito un cazzo. ma con leggi del genere scandali come quello del santa rita verrebbero fuori? |
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