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> [scienza] Scoperta Vita Nel Lago Urania, il lago presenta analogie con la Terra Primordiale, Europa e Marte
Vale
messaggio 21 May 2009 - 07:21
Messaggio #1


Multa paucis
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adnkronos.it

Manca la luce e abbonda il metano, le condizioni sono simili alla Terra primordiale
Mediterraneo: scoperta vita nell'inaccessibile lago Urania
Un gruppo di ricercatori guidato dall'Universita' degli Studi di Milano ha scoperto processi metabolici che sostengono una stupefacente oasi di vita microbica in uno dei luoghi piu' inospitali del pianeta, a 3.500 metri di profondita'


Roma, 20 mag. - (Adnkronos) - Scoperte forme di vita nell'ambiente estremo del lago sottomarino Urania, uno dei luoghi piu' inospitali e inaccessibili della Terra, a oltre 3.500 metri di profondita' nel Mediterraneo orientale, dove non c'e' luce ne' ossigeno. Si tratta di uno dei luoghi del nostro pianeta paragonabile, per condizioni, alla Terra primordiale e ad ambienti extraterrestri, carico di concentrazioni di metano e idrogeno solforato, che qui supera abbondantemente la soglia di tossicita' per molti organismi, incluso l'uomo. Condizioni di vita, insomma, simili a quelle presenti in corpi celesti extraterrestri come Europa, uno dei satelliti del pianeta Giove, o su Marte. La scoperta arriva da un gruppo di ricercatori guidato dall'Universita' degli Studi di Milano ed e' in pubblicazione questa settimana su Pnas, la rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences of the Usa.
La ricerca, pubblicata con il titolo "Sulfur cycling and methanogenesis primarily drive microbial colonization of the highly sulfidic Urania deep hypersaline basin", rivela infatti i processi metabolici che sostengono una stupefacente oasi di vita microbica nel lago Urania, uno degli ambienti piu' estremi e inospitali del pianeta Terra. Lo studio e' stato condotto da un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Milano, guidati da Daniele Daffonchio e Sara Borin del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche della Facolta' di Agraria, in collaborazione con nove altri gruppi di ricerca italiani ed europei. Il lavoro completa le scoperte pubblicate gli scorsi anni dalle riviste Science e Nature.
"Urania -spiegano i ricercatori- e' uno dei bacini anossici ipersalini situati nel Mar Mediterraneo orientale ad una profondita' superiore ai 3500 metri. Questi laghi contengono salamoie, o 'brine' aventi concentrazione salina fino a dieci volte piu' alta dell'acqua marina sovrastante. Profondita' e ipersalinita' sono, pero', solo due dei fattori che concorrono a rendere Urania uno degli ambienti piu' estremi del pianeta".
"Altri fattori di stress - continuano i ricercatori - sono l'assenza di luce ed ossigeno, e in particolare per il Lago Urania, dato che lo differenzia dagli altri laghi sottomarini, la presenza di elevate concentrazioni di metano e idrogeno solforato. Il bacino Urania e' tra gli ambienti marini noti piu' ricchi in quest'ultimo composto, che qui supera abbondantemente la soglia di tossicita' per molti organismi, incluso l'uomo. Queste condizioni sono molto diverse da quelle degli ambienti terrestri o marini convenzionali e presentano analogie con le condizioni ipotizzate sulla Terra primordiale o attualmente presenti in corpi celesti extraterrestri come Europa, uno dei satelliti di Giove, o il pianeta Marte".
"Le elevate profondita' e densita' delle acque del lago Urania, impedendone il rimescolamento con quelle del resto del Mediterraneo, hanno determinato -spiegano ancora i ricercatori- l'isolamento delle brine, la cui formazione e' iniziata alcuni milioni di anni fa. Questo isolamento ha dato luogo all'evoluzione di forme di vita microbiche 'estremofile' ed uniche, mai riscontrate in altri ambienti marini o terrestri".
"L'elevata densita' delle brine - continuano - rende inoltre la superficie del lago una barriera per il particolato organico che, sedimentando lungo la colonna d'acqua ossigenata sovrastante, si accumula sulla superficie stessa divenendo una fonte di nutrimento per i microrganismi. Con un flusso inverso, i gas idrogeno solforato e metano vengono prodotti dall'attivita' di alcuni gruppi specializzati di microrganismi nelle profondita' del lago e tendono a risalire verso gli strati piu' superficiali, dove vengono consumati da altri gruppi microbici".
Nel loro studio, i ricercatori hanno quindi descritto l'esistenza di una complessa comunita' di microrganismi lungo la colonna d'acqua del lago Urania, particolarmente concentrati e stratificati nel sottile strato che separa le brine ipersaline dalla normale acqua marina sovrastante. "In questo strato, di soli 2 metri rispetto ad una colonna d'acqua di piu' di 3.500 metri, -sottolineano gli scienziati- si genera un gradiente di salinita' e di nutrienti in grado di sostenere particolari attivita' metaboliche".
"I fattori che regolano la produttivita' di questo ecosistema estremo -aggiungono- sono risultati legati a metabolismi energetici tipicamente microbici, basati su reazioni di riduzione ed ossidazione delle specie chimiche dello zolfo e sulla produzione di metano, unitamente allo sfruttamento della 'dark energy', una forma di energia chimica indipendente dalla luce e dai processi fotosintetici".
Secondo i ricercatori, infine, "la scoperta dei processi metabolici e dei microrganismi che sostengono i cicli degli elementi e della vita nel lago sottomarino Urania fornisce un solido punto di partenza per formulare ipotesi sulla vita primordiale sul nostro pianeta o su altri corpi celesti. Inoltre, le 'estreme' capacita' metaboliche dei microrganismi adattati a vivere nel lago Urania costituiscono una risorsa biotecnologica con potenziali applicazioni in molte attivita' antropiche".
Info: www.unimi.it
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DinDon
messaggio 21 May 2009 - 08:52
Messaggio #2


Veudo
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Oh mi ricorda il lago di Vostok (IMG:style_emoticons/default/ahsisi.gif)

Giusto giusto in arrivo l'esame del mio amichetto, oggi (IMG:style_emoticons/default/icon_rolleyes.gif)
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Urania82
messaggio 15 Jun 2009 - 12:22
Messaggio #3


Veudo
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oh ma che bel nome "Lago Urania"... (IMG:style_emoticons/default/4.gif)
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Stefano79
messaggio 28 Aug 2009 - 15:32
Messaggio #4


Peso
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ha l'aria di essere un pustazz comunque (IMG:style_emoticons/default/4.gif)
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noesis
messaggio 28 Aug 2009 - 19:03
Messaggio #5


Imbambì
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CITAZIONE (Urania82 @ 15 Jun 2009 - 13:22) *
oh ma che bel nome "Lago Urania"... (IMG:style_emoticons/default/4.gif)

Sei di parte, non vale!! aahhaha!!

comunque quando leggo queste notizie rimango sempre stupefatta.. quanto assurda e meravigliosa è la natura!!!
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Urania82
messaggio 28 Aug 2009 - 20:00
Messaggio #6


Veudo
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@ Stefano: Sarà anche un Pustazz ma con quel nome diventa bellizzzzzzimo (IMG:style_emoticons/default/4.gif)

@noesis: eh si, sono un pò di parte! Anche se il nick "Urania" deriva dalla passione che ho per l'astronomia e nell'antica grecia Urania era appunto la musa dell'astronomia! (IMG:style_emoticons/default/icon_wink.gif)
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noesis
messaggio 29 Aug 2009 - 12:50
Messaggio #7


Imbambì
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Lo avevo immaginato... Il mio viene dalla flosofia quindi trai tu le tue conclusioni XD XD
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BillyBolly
messaggio 25 Jan 2014 - 04:01
Messaggio #8


Puvrìn
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La ricerca, pubblicata con il titolo "Sulfur cycling and methanogenesis primarily drive microbial colonization of the highly sulfidic Urania deep hypersaline basin", rivela infatti i processi metabolici che sostengono una stupefacente oasi di vita microbica nel lago Urania, uno degli ambienti piu' estremi e inospitali del pianeta Terra. Lo studio e' stato condotto da un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Milano, guidati da Daniele Daffonchio e Sara Borin del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche della Facolta' di Agraria, in collaborazione con nove altri gruppi di ricerca italiani ed europei. Il lavoro completa le scoperte pubblicate gli scorsi anni dalle riviste Science e Nature.
"Urania -spiegano i ricercatori- e' uno dei bacini anossici ipersalini situati nel Mar Mediterraneo orientale ad una profondita' superiore ai 3500 metri. Questi laghi contengono salamoie, o 'brine' aventi concentrazione salina fino a dieci volte piu' alta dell'acqua marina sovrastante. Profondita' e ipersalinita' sono, pero', solo due dei fattori che concorrono a rendere Urania uno degli ambienti piu' estremi del pianeta".
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